giovedì 21 febbraio 2008

partitocrazia

il teatrino dell'ultimo periodo dimostra - se ancora ce ne fosse stato bisogno - che la ns casta politica ha come primo obiettivo il prenderci per il culo. vero è altrettanto che noi nulla facciamo per impedirlo, continuando a sostenere un sistema che nulla ha di democratico e tutto ha di partitocrazia.
dicevamo dei teatrini: non passa giorno senza tentativi di accordini, inciuci, alleanze fra partiti e partitucoli che dunque dispongono, decidono, fanno senza assolutamente curarsi di quanto possa pensare la gente, il vero elettorato che alla fine è costretta a bersi l'unico ed amaro calice che gli è stato preparato.
oltre tutto con superbia sfrenata tali signori pensano anche: siccome io partito mi alleerò con quest'altro, allora i miei votanti - pecoroni e senza capacità decisionale propria - non potranno che fare altrettanto e seguirmi. ed il bello è che tutto viene fatto alla luce del sole: ormai tutti lo diamo per scontato ed accettato.
del resto non usciamo che da una situazione politica dove anche una sola delle 19 - dicesi 19 - liste in parlamento poteva decidere di rovesciare o meno il governo e dove una badante di uno dei ns senatori a vita poteva far decidere l'indulto o la guerra alla svizzera
eppure nonostante quanto successo con il governo prodi, tutto è ricominciato da capo e ci troveremo con altro governo che avrà gli stessi identici, fragili fondamenti, gli stessi intollerabili e stancanti nomi ( a proposito avete visto che prodi non è riuscito a fare il nonno per più di tanto ed è ricomparso? è ricomparso, pure de mita...ma solo a me fremono le mani per il nervoso?!).
è veramente molto triste, ma anche meritato, come detto, perché l'adagio "ce sta chi ce penza" è ormai più nazionale che semplicemente napoletano. deleghiamo sempre ad altri il compito di fare e disfare e poi ci lamentiamo perché non lo sanno fare: questo è quello che riesce meglio a noi italiani.
tornando ai ns amici partiti: non se ne può fare a meno perché vietarli ci farebbe ricadere in anni ancora + bui, ma un ridimensionamento appare indispensabile
e allora lo sbarramento, come detto / il termine nei mandati come detto, per impedire che chi si nasconde nei partiti diventi l'unica espressione della volontà politica italiana ( nella migliore delle ipotesi, tralascio la componente utilitaristica...) / il considerare i partiti come associazioni che preparano le elezioni e le proprie candidature e poi scompaiono dalla faccia della terra fino alla successiva legislatura. organizzino convegni, tavole rotonde, dibattiti, tè con i pasticcini, ma fuori dalla vita politica!
certo che dopo questi ennesimi teatrini non posso che ripetermi MA COME POSSO ANCHE SOLO LONTANAMENTE PENSARE DI ANDARE A VOTARE PER QUESTA GENTE???!!!

1 commento:

Il signor Doppia M ha detto...

Su quanto dici in questo post ho già detto la mia nei commenti precedenti!
L'idea di aprire questo post è interessante, è un ottimo campo di confronto e dialogo!
Ciaoo